Il primo lavoro che ho svolto in carcere per una ditta esterna è stato quello di lavandaio, tutto è iniziato con la partecipazione ad un tirocinio.
Uno dei primi lavori che ho svolto in carcere è il portavitto, cioè l’addetto alla distribuzione dei pasti, una delle mie esperienze lavorative più memorabili all’interno del carcere.
Ho sempre pensato a quali saranno le mie sensazioni e a quale sarà l’impatto su di me nel momento in cui uscirò dal carcere dopo tutto questo tempo. Si parla di anni di mancanze di ogni genere, a partire dalle più banali.
La pazienza, una qualità e un atteggiamento resiliente, la pazienza in carcere è uno strumento che permette di controllare le proprie emozioni, affrontando al meglio le varie situazioni e tutte le problematiche che da essa derivano.
Un mercoledì sera guardando la tv verso le ore 21:00 vidi aprire il blindo. L’assistente si presentò dicendomi che domani sarei stato “partente”.
Per prevenire il contagio all’interno del carcere si deve usare la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e lavarsi spesso le mani con una soluzione a base alcolica o sapone.