Dieci anni di parole, di informazione sulla realtà del carcere, di persone che hanno implementato la redazione e che hanno contribuito con le loro idee e personalità allo sviluppo della rivista. Dieci anni di gruppi che si costituiscono e poi si dissolvono. Dieci anni di entusiasmo, in cui ci sono state anche difficoltà.
La nostra idea è quella della decarcerizzazione e di affermazione di diritti, nel corso del tempo vari organismi hanno prodotto regole per garantirli, ma la realtà parla con un linguaggio diverso che si traduce in sovraffollamento, tensioni, difficoltà sia per chi è recluso sia per chi nel carcere ci lavora.
A volte sembra di parlare sempre delle stesse situazioni: sovraffollamento, ma cosa significa nel concreto? Come questa parola si traduce in spazi sempre più angusti, in impossibilità di trovare la giusta attenzione per quel processo di reinserimento che è alla base del nostro dettato costituzionale.
In questo numero troverete dei dati che provano a fare una fotografia di questi dieci anni per quanto riguarda la detenzione in Italia. Siamo di nuovo vicini ai numeri che hanno portato alla “Sentenza Torreggiani”, la politica dovrebbe porsi il problema delle carceri ed evitare sanzioni europee.
Proponiamo anche una piccola panoramica di quanto succede in altri Stati per confrontare le diverse realtà e per dare un contributo a quanto talvolta si racconta in carcere dove le realtà estere sono sempre migliori.
Il Decreto sicurezza apre una pagina fatta di aggravanti e nuovi reati per il carcere, per le donne, per la libertà di dissenso: anche di questo diamo conto.
Una nota che parrebbe positiva è la sentenza della Corte costituzionale, dello scorso anno, che sottolinea l’importanza di poter avere la possibilità di effettuare colloqui intimi con i propri affetti ma vedremo, nel corso del tempo, le reali applicazioni.
Le narrazioni, Mario Pica e le consuete rubriche completano la rivista.
Grazie per averci seguito in questi dieci anni e... Buona lettura!
Redazione
Illustrazione: Giulia D'Ursi