“Nel paese delle Meraviglie”, il nuovo numero di Letter@21 rende omaggio come di consueto al Salone del Libro, dove anche in questa XXXV edizione era presente in versione cartacea.
Chef Sopravvitto, (AA.VV), un libro che si propone l’obbiettivo di raccontare il carcere da un punto di vista inedito. Un libro nato all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove i quattro protagonisti attraverso le difficoltà di un luogo che non conoscono, e che a tratti forse neppure comprendono, riescono a creare legami.
Uno degli esempi più calzanti su come “luogo” sia un concetto concreto, facilmente designabile e definibile, è proprio quello del carcere.
Il carcere in tempo di coronavirus. Un tempo difficile e inaspettato, questo. Un tempo in cui i limiti delle scelte politiche si sentono e si vedono senza ombre: spesso abbiamo scritto del sovraffollamento, tanto da risultare noiosi a noi stessi, spesso abbiamo scritto della necessità di una riforma che vada verso il reinserimento il prima possibile, ma quasi nulla cambia, lentamente tutto peggiora in ossequio a paure create ad arte.
Io sono tante è il titolo del laboratorio di scrittura autobiografica, rivolto a donne private della libertà personale della Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino, grazie al progetto “Liberazioni le arti dentro e fuori dal carcere”, promosso nell’ambito delle azioni che il Comune di Torino ha selezionato per AXTO. Laboratorio realizzato dall’Associazione Sapereplurale e dalla Cooperativa Eta Beta, con la collaborazione del personale della Casa Circondariale.