Quando ero un “giovane ribelle”, avevo un modo tutto mio di vedere la vita. La strada intrapresa mi aveva temprato a suo uso e piacimento, già dall’infanzia ero uno di quelli più tenuti in considerazione, o forse sarebbe meglio dire più temuti!
Questo il titolo del numero monografico della rivista “Studi Zancan” dedicato ai benefici del lavoro dei detenuti, in termini di vantaggi per loro stessi e per la comunità più in generale.
Non sono molti i programmi televisivi dedicati al carcere, ma a volte si parla anche di carcere e di tutte le situazioni irrisolte come per esempio il sovraffollamento, i delitti, e l’attuale situazione dei contagi da Covid che ha investito anche le carceri.
Ci risiamo di nuovo, il Covid è inarrestabile, la nuova ondata di contagi ha nuovamente creato panico in tutto il mondo, tanto che si è dovuto ricorrere alla somministrazione della terza dose di vaccino.
Il ritorno alla normalità di questi tempi ancora non è per niente completo. Ci mancano le persone che due anni fa facevano parte del nostro quotidiano, rappresentando i motori che muovevano la vita all’interno del progetto del Polo Universitario, nel carcere di Torino.