A un anno e più dall’inizio della pandemia in carcere, come fuori, la vita è cambiata drasticamente.
Il diciassettesimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, intitolato “Oltre il virus”, oltre ai noti problemi strutturali e di sovraffollamento delle carceri italiane, evidenzia come l’emergenza sanitaria abbia portato l’Amministrazione Penitenziaria ad adottare, per “cause di forza maggiore”, la tecnologia in carcere.
Le conseguenze della seconda ondata della pandemia di Covid-19 negli istituti di pena, sembrano, almeno nei numeri, essere superiori anche alla prima, e il sovraffollamento in carcere continua a rappresentare una criticità non superata.
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa dell’Ufficio Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, in merito a tre appuntamenti che si terranno online tra il 9 e l'11 novembre su emergenza sanitaria e luoghi della privazione della libertà.
Passato all’onore della cronaca per l’introduzione nel Codice penale dell'articolo 391-ter in materia di contrasto all'introduzione e all'utilizzo di dispositivi di comunicazione in carcere, il Decreto Legge 21 ottobre 2020 n. 130, introduce anche modifiche alla disciplina sul Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
Un teatro pubblico, quello che nascerà all’interno del carcere minorile di Torino, la cui peculiarità sarà la gestione del medesimo spazio da parte dei ragazzi ristretti presso l’Istituto Penale per i Minorenni “Ferrante Aporti” di Torino.