Questo numero di Letter@21 si ispira al tema del Salone del Libro. Un giorno tutto questo … Cinque domande sul nostro futuro, sui significati profondi dell’essere umano, della sua convivenza con gli altri e sul pianeta che abita, che aiutano i nostri redattori a riflettere e a portare le loro parole tra carcere e “vita fuori”.
Un componimento che parla di un’emozione forte che dietro le sbarre attanaglia chi vi è ospitato. Un'emozione che tutti sia dentro che fuori proviamo...
È parte fondante del proprio mandato e delle sue competenze, ma la “visita a sorpresa” del 23 marzo da parte del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, Bruno Mellano, presso il carcere di Torino, con tappa nella redazione interna di Letter@21 è stata quanto mai piacevole e gradita.
Per passare dalla condizione di detenzione a quelle di un regime alternativo alla pena servono molti tasselli. Serve una casa ... il lavoro ... e le relazioni, sono fondamentali per acquisire frammenti della realtà esterna che riconducano a quotidianità condivise e alla possibilità di riacquisire spazi di libertà creando un ponte con l’esterno.
Proponiamo la prima e la seconda di una serie di poesie, nate durante le ore di italiano, dal gruppo di persone che hanno frequentato il corso per panettieri-aiuto pasticceri presso il carcere di Torino “Lorusso e Cutugno” tenutosi tra dicembre 2017 e gennaio 2018.
Il ricordo del periodo trascorso tra le alte muraglie con in cima cordicelle aguzze di filo spinato, comincia ad essere sbiadito dal tempo: l’aria di casa, seppure “viziata” dalle restrizioni della detenzione domiciliare, è quasi sempre una buona terapia per riportare la mente ad uno stato di normalità.