La tradizione vuole che in carcere i compleanni non si festeggino; vuoi perché a vivere chiusi in pochi metri si perde l’energia per qualunque tipo di festeggiamento, vuoi perché non ci sono vicino a te le persone care con cui condividere il momento. Fatto sta che la sub-cultura carceraria non prevede, pena anni di sfortune, di celebrare il proprio genetliaco.
Se penso ai film di Ettore Scola il primo che mi viene in mente non è uno dei suoi “classici” capolavori come “C’eravamo tanto amati” o “Una giornata particolare”, bensì “Brutti, sporchi e cattivi” che con il suo titolo ha creato un’etichetta che tante volte, per il solo fatto di essere un detenuto, mi sono sentito addosso.
La musica è l’inseparabile amica di ognuno di noi. Tutti sicuramente abbiamo alcuni brani preferiti (più o meno famosi), che richiamano, dandogli senso un particolare momento della nostra vita o ci legano ad un ricordo.
Dal 20 al 29 novembre Torino sarà la capitale della dolcezza, ospitando, per l’undicesimo anno consecutivo, Cioccolatò, la grande manifestazione dedicata al cioccolato.
Mancano davvero pochi giorni all’apertura del 33° TFF (dal 20 al 28 novembre),ma il popolo dei cinefili può già gustarsi qualche anticipazione.
E’ iniziata il 25 ottobre, e terminerà il 2 dicembre, la serie di 38 proiezioni e conversazioni per raccontare la Grande Guerra.
Nel rileggere “Il nostro spreco quotidiano” edito da Slow Food Italia in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, oltre ai dati preoccupanti sullo spreco, si possono cogliere alcuni suggerimenti interessanti per limitarne la diffusione, che sembrano essere particolarmente attinenti con la vita quotidiana “in cucina” presso il Polo Universitario.
Sulla scia di un mondo condiviso non solo dai social network, la redazione di Letter@21 (progetto ideato e realizzato dalla coopeativa Eta Beta di Torino) da sempre vicina a tematiche per il rispetto ambientale come la raccolta differenziata, riuso e riciclo, ha esteso i suoi “interessi” anche altrove, coinvolgendo persone di altre nazionalità.
Sorprendente, proprio come a volte sia così determinante il sottile confine che divide il giusto dallo sbagliato, oppure come un dilemma immaginario: chiusi per caso o per combinazione?