“Insieme per dare vita alla speranza”. Mercoledì 21 marzo 2018 alle 10:30 è andato in scena, presso il teatro della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, uno spettacolo in memoria di Alberto Musy. Con la partecipazione di Elisabetta Baro, Franco Carapelle e del cantante rap Alp King.

Lunedì, 26 Marzo 2018 20:58

Farina e Haiku nel carcere di Torino

Proponiamo la prima e la seconda di una serie di poesie, nate durante le ore di italiano, dal gruppo di persone che hanno frequentato il corso per panettieri-aiuto pasticceri presso il carcere di Torino “Lorusso e Cutugno” tenutosi tra dicembre 2017 e gennaio 2018.

Il ricordo del periodo trascorso tra le alte muraglie con in cima cordicelle aguzze di filo spinato, comincia ad essere sbiadito dal tempo: l’aria di casa, seppure “viziata” dalle restrizioni della detenzione domiciliare, è quasi sempre una buona terapia per riportare la mente ad uno stato di normalità.

Venerdì, 16 Marzo 2018 13:42

Google: Diritto all’oblio

2,4 milioni di richieste di cancellazione ricevute da Google in Europa dalla promulgazione della Legge sul Diritto all’Oblio. La legge sul “Diritto all’Oblio”, in vigore nell’Unione Europea, prevede che i cittadini possano chiedere ai motori di ricerca di cancellare i risultati in cui il loro nome compare associato a pagine della loro vita personale che vogliono siano dimenticate.

Eta Beta, lavora in sinergia con numerose realtà del territorio e in particolare attraverso Letter@21 e gli operatori dell’accompagnamento sociale , è presente in partenariato in due progetti che si possono votare fino al 23 marzo.

Nonostante gli Stati Generali dell’Esecuzione Penale, i disegni di legge ed i decreti legislativi, l’Ordinamento Penitenziario in Italia, anche questa volta, continua a subire processi di rinnovamento lenti e graduali, non ancora sistematici.

Mercoledì, 14 Febbraio 2018 13:22

San Valentino: ricordo di un viaggio

Febbraio del 2007, uscii dalla Casa Reclusione di Opera (Mi), dopo aver scontato sei anni di detenzione, ero cambiato e l’impatto con la libertà, mi dava un senso di grande inquietudine.

Martedì, 28 Aprile 2015 02:36

Articolo 21 Costituzione

Costituzione italiana

Articolo 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Martedì, 28 Aprile 2015 02:34

Articolo 21 Ordinamento Penitenziario

Legge n° 354 del 1975 (Ordinamento Penitenziario)

Art. 21 (Lavoro all’esterno)

  1. I detenuti e gli internati possono essere assegnati al lavoro all’esterno in condizioni idonee a garantire l’attuazione positiva degli scopi previsti dall’art. 15. Tuttavia, se si tratta di persona condannata alla pena di reclusione per uno dei delitti indicati nel comma 1 dell’art. 4 bis l’assegnazione al lavoro all’esterno può essere disposta dopo l’espiazione di almeno un terzo della pena e, comunque, di non oltre i cinque anni. Nei confronti dei condannati all’ergastolo l’assegnazione può avvenire dopo l’espiazione di almeno dieci anni.
  2. I detenuti e gli internati assegnati al lavoro all’esterno sono avviati a prestare la loro opera senza scorta, salvo che essa sia ritenuta necessaria per motivi di sicurezza. Gli imputati sono ammessi al lavoro all’esterno previa autorizzazione della competente autorità giudiziaria.
  3. Quando si tratta di imprese private, il lavoro deve svolgersi sotto il diretto controllo della direzione dell’istituto a cui il detenuto o internato è assegnato, la quale può avvalersi a tal fine del personale dipendente e del servizio sociale.
  4. Per ciascun detenuto o internato il provvedimento di ammissione al lavoro all’esterno diviene esecutivo dopo l’approvazione del magistrato di sorveglianza.
  5. Le disposizioni di cui ai commi precedenti e la disposizione di cui al secondo periodo del comma sedicesimo dell’art. 20 si applicano anche ai detenuti ed agli internati ammessi a frequentare corsi di formazione professionale all’esterno degli istituti penitenziari.

Da “Volare” di Domenico Modugno, al mare, la sala d’attesa e sei sale colloqui rinnovate, accolgono da oggi i familiari delle persone private della libertà recluse presso la Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”.

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