I dati relativi alla situazione carceraria dei primi due terzi del 2018 evidenziano come un’emergenza sicurezza e stranieri si fondino su percezioni errate. Quello che però continua a non diminuire, oltre il numero dei reclusi, sono le morti in carcere.
Un passeggino che sembra abbandonato all’interno di un sottoscala che non si fa fatica a identificare come un carcere. È questa l’immagine simbolo scelta per la tappa torinese di “Che ci faccio io qui”, mostra fotografica che apre le porte a un aspetto della detenzione poco conosciuto, i bambini e le loro mamme in prigione.
Ehi, eccomi qua.
L’estate sta per finire, il sole inizia piano piano a nascondersi dietro nuvole bianche incolpevoli e il caldo ci sta definitivamente salutando, per lasciare spazio ad un clima più fresco e gradevole che caratterizza la stagione autunnale.
Estate tempo in cui tutto rallenta un po’, alcuni restano nelle città quasi vuote e altri vanno verso mete sognate tutto l’anno. Altri ancora sentono questo periodo come “una pena in più” in cui neanche l’ora d’aria consente di mettere da parte per qualche istante il quotidiano, in cui le attività si riducono fino a cessare del tutto rendendo tutto più silenzioso.
Dodici detenute sotto la rete per vivere un’importante esperienza di socializzazione attraverso lo sport nel carcere di Torino “Lorusso e Cutugno”.
Da quanto ho memoria ho sempre atteso l’inizio della Coppa del mondo di calcio con impazienza, vedevo tutti entusiasti dell’inizio del mondiale, ognuno si organizzava per seguire le partite con amici, parenti o vicini di casa. Dovunque ti trovassi e qualunque cosa stessi facendo le partite del mondiale avevano la priorità su tutto il resto. Un’emozione che mi è rimasta sin da bambino.
Venerdì 25 maggio 2018 dalle ore 17:30 alle ore 19:30, presso il negozio Freedhom di via Milano, 2, Torino, gli operatori del sistema della giustizia si interrogano e riflettono con la cittadinanza sul tema della messa alla prova come misura alternativa alla detenzione.
Sessanta pagine che tracciano un quadro generale della situazione carceraria in Italia, Piemonte e in specifico nella Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba.
L’attesa è stata straziante, mancava solo l’autorizzazione del Magistrato, che è arrivata, tramite notifica, il giorno prima dell’inizio del Salone Internazionale del Libro 2018, dove dal dieci al quattordici maggio mi dovrò recare in articolo ventuno esterno, per lavorare presso lo stand della cooperativa Eta Beta.