Giovedì, 17 Giugno 2021 17:43

Un viaggio attraverso la musica

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Image by Steve Buissinne from Pixabay Image by Steve Buissinne from Pixabay

Il genere di musica che mi è sempre piaciuto sin da piccolo è laWorld Music, ed a mio parere il gruppo musicale Enigma ne esprime la pienezza e ne rappresenta l’eccellenza.

La loro musica è composta da un mix di suoni, canti tradizionali e canti gregoriani. Proprio ascoltando per caso alcuni dei loro brani mi sono innamorato di questo genere musicale, anche se mi sembrava di non capirci molto, ma di una cosa ero sicuro.
Quei suoni mi facevano stare bene, regalandomi benessere ed emozioni. Un’esperienza unica, come se vivessi un sogno, circondato da armonia e vitalità, ma allo stesso tempo avvolto da un senso di profondo mistero. Col passare del tempo sono stato sempre più incuriosito da quei ritmi spirituali che travolgevano la mia anima, con note graziose e gentili capaci di trasportarmi in un viaggio emotivo in pochi secondi.

Crescendo, con gli anni, quella curiosità, aveva farro nascere in me un interesse per la musica classica, in particolar modo per le sinfonie e i brani per piano. In particolare le composizioni strumentali, come le sonate per piano e violino, rappresentano per me un ottimo rimedio allo stress. A volte quando volevo rilassarmi a casa o mentre guidavo “mettevo su” un cd di musica classica per farmi cullare dalle note che mi regalavano la tranquillità ricercata.
Anche in carcere la musica è uno strumento prezioso con cui il detenuto ha la possibilità di trovare un po’ di sollievo alla sofferenza provocata dalla reclusione. Grazie ad essa si attivano connessioni ai ricordi più belli della propria vita.

In carcere non c’è tanta liberta di scegliere la musica che più ti piace, come accade fuori, dove con un semplice click si hanno a disposizione milioni di brani. All’interno la musica “passa” attraverso i colloqui, perché internet non esiste e allora i cd, rigorosamente originali (non più di dieci a persona complessivi), arrivano attraverso i pacchi dei familiari. Per quanto riguarda i dispositivi a disposizione per l’ascolto siamo ancora alla preistoria tecnologica, si possono utilizzare solo lettori cd portatili e radio analogiche, rischiando di non poter ricevere il segnale delle frequenze desiderate.

In un istituto di pena inoltre la musica può diventare una forma di linguaggio e di espressione, permettendoci di comunicare o di provare a capire una persona attraverso la musica che ascoltiamo o che ascolta.

LA MIA PLAYLIST

Enigma (tutto): di solito li ascolto mentre cammino, studio e penso al fuori.

  • Mea Culpa
  • Sadeness
  • Gravity of Love

Beethoven: lo ascolto quando penso alle persone più care.

  • Chiaro di luna
  • La Tempesta
  • Aurora

Mozart: lo ascolto quando sono un po’ nervoso, le sue note mi aiutano a rilassami.

  • Sonata per piano in La Maggiore
  • Sonata per piano in Do maggiore
  • Sonata per pianoforte e violino in Mi minore

Haydn: lo ascolto quando ho nostalgia di casa.

  • Sinfonia n. 49 La Passione
  • Sinfonia n. 7 Le Midi
  • Sinfonia n. 53 L'Imperiale

Vivaldi: lo ascolto mentre rifletto sul passato e sull’avvenire.

  • La notte
  • La Tempesta di Mare
  • L'inquietudine

M. A. P.

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