Ho sempre temuto che potessi ammalarmi con il morso di un cane randagio, di un pipistrello, o di un orsetto lavatore, per poi scoprire che la rabbia può derivare anche da un’encefalite virale.
Dicembre all’insegna delle emozioni, non solo per le feste comandate. Su iniziativa del Fondo Musy si è tenuto presso il Salone Lingotto di Torino il concerto di Malika Ayane, cantante milanese di origini marocchine che è riuscita a fare della sua voce calda tipicamente soul, un connubio perfetto con i testi drammatici sulle melodie R n’b.
Noi non siamo etichette ma persone e premetto che ora sono costretto a etichettarmi per farvi comprendere cosa sto vivendo, io sono un nome qualsiasi che volete voi, sono appena uscito dalla galera e sono un pendolare.
Un titolo che sembra il sequel di Papillon. Forse ci si avvicina per davvero, considerando che parlare di carcere e lavoro insieme può sembrare fuorviante e produrre distorsioni. La realtà è quella vissuta da persone e non da reati, all’interno di luoghi concepiti dal legislatore come ambienti preposti all’opera di rieducazione e reinserimento, anche se le prerogative in questione lasciano il tempo che trovano fra contraddizioni, dicotomie e confusione.
Ecco uno degli stereotipi del carcere e della presunta perfezione che esso crea o induce nelle persone che lo abitano, vivono, subiscono. Facciamo subito un distinguo, il termine “pulizia” nell'ordine generale delle cose possiede varie accezioni, limitiamoci a quella della persona e quella del posto in cui si “vive”, la cella.
Personalmente, il rapporto che ho potuto instaurare con D. oltre all'ambito del “lavoro fra colleghi” è stato quello che verteva sul lato umano e personale: è una persona che per certi aspetti non viveva l'esperienza del “carcere” inteso come privazione di un qualcosa, assenza di un diritto prettamente legato alla persona, che fa vivere le emozioni.