Sono ormai da anni che mi guardo le dita della mano sinistra, dove nello spazio tra le nocche e le unghie, tanto tempo fa quando ero ragazzo mi tatuai la parola free.
Si tiene a Torino dal 30 settembre al 3 ottobre, la seconda edizione de "L'Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In concomitanza con la manifestazione, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, in collaborazione con la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali ed il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte organizza una conferenza per proporre una riflessione pubblica sulla detenzione.
Questo è l’incredibile mondo dei detenuti! Ciao amici, io sono Freak, una blatta che abita qui in carcere, dove io e la mia specie prolifichiamo allegramente, ma non indisturbati visto che i detenuti fanno di tutto per ucciderci o bloccarci le vie di uscita.
È facile pensare quanto dentro di me stavo bene, volevo urlare dalla gioia: è incredibile quanto dai valore a cose a cui prima di perderle non facevi neanche caso, o addirittura ti annoiavano, e ti lamentavi.
Il carcere è un luogo in cui nessuno vuole “andarci”, di cui a nessuno o a pochi piace parlare. È scomodo un po’ a tutti, forse per superstizione, ma anche per “imbarazzo”, sembra quasi che parlandone, chi ascolta pensi che l’interlocutore ci sia stato e quindi sia oggetto di riprovazione o vergogna. Chi ci vive però deve necessariamente convivere con le mille contraddizioni del posto.