Lunedì, 07 Gennaio 2019 17:21

Come funziona la biblioteca nella Casa Circondariale di Torino

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La Biblioteca della Casa Circondariale di Torino, in funzione dal 1988, ha visto negli anni integrare e migliorare i servizi offerti grazie alla sinergia che si è creata con la Direzione della casa Circondariale e i bibliotecari del Comune di Torino.

Abbiamo posto qualche domanda all’attuale bibliotecario Marco Alessio Monfredini, facendoci raccontare le ultime novità su cui ha e sta lavorando. Abbiamo anche visitato le sedi delle biblioteche presenti nei Padiglioni A, B e C, piacevolmente colpiti dagli spazi ben organizzati e accoglienti.

E’ possibile usufruire del prestito in tutte le Sezione del Carcere?
Sì, con alcune differenze. Nella Sezione femminile e nel Blocco E è possibile per i detenuti recarsi liberamente in biblioteca, con una precisa organizzazione interna, e possono sia consultare che prendere in prestito i libri. Mentre per i Blocchi A, B e C è stato predisposto un carrello con cui il personale addetto alla Biblioteca passa nelle diverse Sezioni così da far consultare il Catalogo per effettuare la richiesta del prestito e per ritirare i libri letti.
Oltre alla consuete “domandine”, che sono sempre meno necessarie, il passaggio con il carrello dei libri è un nuovo strumento messo a disposizione delle persone per “stimolare” la lettura anche in quei soggetti che non hanno in mente dei titoli da richiedere. Il catalogo condiviso di tutte le biblioteche viene aggiornato ogni 6/8 mesi ed è, inoltre, attivo un servizio di interprestito tra le varie biblioteche interne al carcere ed è possibile richiedere volumi non presenti in Istituto, ma in tutte le sedi cittadine del Sistema bibliotecario urbano.
Abbiamo, inoltre, aperto il prestito anche al personale non detenuto, agenti, educatori, psicologi , personale sanitario, volontari, ecc. e riusciamo, pur talvolta con qualche difficoltà, anche ad arrivare a Sezioni speciali come l’Alta Sicurezza.
Da qualche mese, nella Biblioteca centrale, quella del Padiglione A, in via sperimentale, è attivo anche il prestito dei CD musicali.

Oltre a te chi sono le persone che lavorano nelle biblioteca?
Nella Sezione femminile è presente una mia collega bibliotecaria che ha un distacco di una giornata alla settimana. Abbiamo poi, in ogni biblioteca, un detenuto assunto dall’ Amministrazione penitenzia e un detenuto che presta l’opera a titolo gratuito come volontario.

Chi seleziona il personale detenuto?
Per fare questo tipo di lavoro c’è bisogno di possedere, o di acquisire con una certa facilità, alcune competenze, come ad esempio: buone abilità interpersonali e comunicative, abilità nella risoluzione dei problemi, capacità organizzative e di gestione del tempo, utilizzo delle attrezzature necessarie. Infatti, prima di completare la formazione di una persona occorrono alcuni mesi. Di questo, naturalmente l’Area trattamentale della Casa Circondariale è ben conscia, quindi, quando necessario, ci segnalano le persone tenendo conto di questo aspetto. Naturalmente, la rosa delle persone segnalate dall’Area trattamentale è condivisa anche con gli ispettori coordinatori del relativo padiglione per l’approvazione anche da parte loro. Infine, successivamente a questi passaggi ci sono i colloqui di approfondimento per la selezione finale.

Quanti sono i libri attualmente a disposizione?
In questo momento il totale dei libri presenti in tutte le biblioteche è di 24.500, di cui anche testi in lingua, maggiormente richiesti sono in arabo, rumeno, albanese e inglese. Per un detenuto che ne aveva fatto richiesta siamo riusciti anche a recuperare qualche libro in georgiano.

Quali sono i progetti sviluppati all’interno del Carcere di Torino?
Oltre all’attività ordinaria di prestito e restituzione libri le biblioteche organizzano diverse iniziative.
Nell'ultimo periodo si sono attivati: “Tra le pagine bianche” , quattro incontri, da ottobre 2018 a gennaio 2019, un mercoledì al mese con scrittori che raccontano chi erano prima di diventare scrittori, cosa li ha portati a scrivere, il rapporto tra il tempo e la scrittura e gli autori che li hanno spinti a prendere in mano la penna. L’ultimo incontro sarà con A. Zannoni il 15 gennaio presso il padiglione D.
La partecipazione al concorso "Sognalib(e)ro", in cui una giuria composta dai detenuti ha letto dei romanzi segnalati dal concorso per attribuire il premio valutando il migliore tra tre romanzi di recente pubblicazione scelti dagli scrittori Elena Ferrante, Walter Siti e Antonio Manzini affiancati dal direttore editoriale di Giunti, Antonio Franchini, e da Bruno Ventavoli. Le premiazioni del miglior romanzo votato dai detenuti e il miglior romanzo scritto dai detenuti avverranno a gennaio a Modena.
Il Cineforum – visione di film e discussione in particolare di puntate autoconclusive di Serie tv che hanno una durata inferiore ad un’ora. L’attività è rivolta solitamente a circa una ventina di persone. Il film è introdotto da una breve descrizione del tema e della biografia del regista. Dopo il film si intavola una discussione a partire dai temi del film e dalle sensazioni e riflessioni dei partecipanti.
Una collaborazione tra il Circolo dei lettori, Biblioteche Civiche Torinesi e case editrici. Ogni mese, l’Istituto Lorusso e Cutugno si arricchisce di nuovi libri, tre titoli diversi, in 3 copie, scelti fra le novità editoriali spaziando dai romanzi ai saggi alle graphic novel fino ai best seller presenti in classifica. Con il circolo dei lettori saltuariamente organizziamo delle attività culturali. In passato abbiamo organizzato 5 incontri su come si organizza un gruppo di Lettura. In futuro organizzeremo alcuni incontri con scrittori.
L’adesione al Progetto di Franco Mussida CO2 – l’audioteca divisa per stati d’animo prevalenti.
Da circa un anno la biblioteca ospita l’audioteca. Ci sono 3 Ipad con delle cuffie. Sugli Ipad ci sono una serie di faccine che indicano degli stati d’animo. La persona sceglie lo stato d’animo a cui in quel momento si vuole avvicinare tramite la musica. Dopo aver cliccato si apre un’altra schermata con delle nuove EMOTICON che approfondiscono ulteriormente lo stato d’animo selezionato. A quel punto dopo una nuova selezione appare una lista di brani con l’indicazione di titolo – autore –genere. Si può a quel punto scegliere il brano e ascoltarlo. Successivamente all’ascolto si può valutare il brano seguendo sull’Ipad una serie di scelte, dopodiché si può ritornare al menù principale.

Su quali iniziative vorresti lavorare nel futuro?
Molto spesso il pensiero delle iniziative da fare supera le possibilità concrete di realizzarle. Sono molti i progetti futuri tra cui quello che vede coinvolte le biblioteche interne. Dopo il processo di ristrutturazione che ha reso i locali delle biblioteche più spaziosi e più “belli” , ulteriore obiettivo è farle diventare un vero luogo di incontro per tutti rendendole disponibili a chi all’interno dell’Istituto abbia la necessità di un luogo “pulito” e “altro”, per costruire insieme un progetto culturale condiviso. Personalmente in futuro mi piacerebbe realizzare un laboratorio teatrale con una visione a medio termine, che possa unire il piacere della lettura al lavoro sul corpo, puntando su un piccolo gruppo con cui fare un lavoro più approfondito su temi totalmente estranei alla realtà carceraria.

Quali difficoltà incontri nella gestione del tuo lavoro?
Le maggiori difficoltà , come si può immaginare, derivano dalla burocrazia necessaria per organizzare sia il lavoro quotidiano che le attività. Nel caso specifico delle biblioteche la complessità maggiore deriva dal fatto di gestire 4 biblioteche situate in padiglioni –maschili- completamente differenti per organizzazione interna, per tipologie di pene dei detenuti e per personalità differenti delle diverse figure con cui è necessario interfacciarsi. E’ necessaria quindi molta flessibilità e sensibilità per affrontare e ridiscutere volta per volta i diversi inevitabili cambiamenti che puntano a rendere più efficiente il servizio e la biblioteca un vero luogo di incontro e di produzione di pensiero.
Il particolare successo di alcune iniziative riscatta però molto spesso tutta la fatica necessaria per realizzare le iniziative e in diversi casi aiuta a migliorare le relazioni tra le persone. Ultimamente sono stati particolarmente graditi i commenti sia di un’assistente della polizia penitenziaria colpito dagli incontri con gli scrittori a sia quello di un detenuto che ha inserito l’incontro tra uno dei migliori a cui ha assistito nei suoi undici anni di detenzione.

Sai come funziona il servizio bibliotecario nelle altre carceri italiane?
Ho avuto la possibilità di visitare la biblioteca dal carcere di Bollate. L’organizzazione interna di quell’Istituto permette una fruizione molto diversa della biblioteca. Non si può paragonare l’offerta dei servizi tra carceri molto diversi tra di loro. Questo è un errore che spesso si commette quando non si conoscono le diversità tra gli Istituti. Sicuramente quello di Bollate, per certi versi, è un modello a cui tendere, per la maggiore “libertà” di fruizione della biblioteca, ma questo potrà avvenire solamente attraverso un processo di cambiamento delle “regole” interne che in una casa circondariale sono molto diverse. Il processo richiederà maggior tempo ma sono fiducioso che, lavorando giorno per giorno e in sinergia con tutte le persone che lavorano nell’Istituto, in particolare con l’area trattamentale, raggiungeremo risultati sempre migliori.

Dove si possono indirizzare le persone che vogliono donare dei libri, compresi quelli scolastici?
La donazione di libri alle Biblioteche civiche torinesi passa attraverso il Centro Rete. Per quanto riguarda i testi scolastici questi sono da consegnare alle scuole coinvolte nei diversi progetti e non in biblioteca.

Redazione

BIBLIOTECHE CASA CIRCONDARIALE LORUSSO E CUTUGNO TORINO

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