È diventata realtà l’idea di “Liberiamo le note”. E come su uno spartito musicale T.P. (voce e volontaria), M.F. e R.P. (chitarra, batteria e persone ristrette) ora sono pronti a suonare e cantare per trasmettere emozioni ed abbattere muri.
Daimon è il suo nome, dal Greco “spirito guida”, è un Golden Retriever di sei anni e mezzo dallo sguardo di eterno cucciolone che attende qualcosa. Eppure è amato, accudito, coccolato, nutrito. Ma lui attende qualcosa che, forse, a breve ritroverà.
Indubbiamente il confronto di una giornata di lavoro all’interno del carcere, rispetto ad una giornata lavorativa esterna al contesto detentivo è qualcosa che sfugge al criterio di lavoro come produttività, come soddisfazione per il proprio operato.
Uno dei primi lavori che si svolgono quando entri in galera è il porta vitto, cioè l’addetto alla distribuzione dei pasti, una delle mie esperienze lavorative più memorabili all’interno del carcere.
Premetto che una simile considerazione si offre a svariate sfaccettature, date dalla moltitudine dei soggetti che dovrebbero essere presi in considerazione, vuoi per differenza culturale, vuoi per scelte e modelli di vita avuti.
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Bruno Mellano.