Estate tempo in cui tutto rallenta un po’, alcuni restano nelle città quasi vuote e altri vanno verso mete sognate tutto l’anno. Altri ancora sentono questo periodo come “una pena in più” in cui neanche l’ora d’aria consente di mettere da parte per qualche istante il quotidiano, in cui le attività si riducono fino a cessare del tutto rendendo tutto più silenzioso.
Questo numero di Letter@21 si ispira al tema del Salone del Libro. Un giorno tutto questo … Cinque domande sul nostro futuro, sui significati profondi dell’essere umano, della sua convivenza con gli altri e sul pianeta che abita, che aiutano i nostri redattori a riflettere e a portare le loro parole tra carcere e “vita fuori”.
Per passare dalla condizione di detenzione a quelle di un regime alternativo alla pena servono molti tasselli. Serve una casa ... il lavoro ... e le relazioni, sono fondamentali per acquisire frammenti della realtà esterna che riconducano a quotidianità condivise e alla possibilità di riacquisire spazi di libertà creando un ponte con l’esterno.
La redazione interna al carcere talvolta risente degli umori indotti da quanto comunicano quotidiani e tg: un titolo troppo forte, la cronaca insistita di un’evasione durante la misura alternativa, senza parlare dei tanti che quotidianamente rientrano in carcere sino a concludere la propria pena.
Storie di mezzo, sospese tra sofferenza e ricerca dell’armonia interiore, dove l’immaginazione e la creatività diventano una possibilità per oltrepassare le alte mura di un carcere, che mescolano dolore, amarezza, speranza, umanità e vite drammatiche.
Quest’estate abbiamo realizzato il nostro quarto e-book, il supplemento estivo della rivista “letter@21”. Un modo nuovo e diverso per augurarvi buone vacanze, a partire dalla copertina, differente rispetto a tutte le altre pubblicazioni.