Martedì, 25 Ottobre 2016 15:46

Freedhome: #entradentro

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Il primo Concept Store di economia carceraria in Italia che nasce a Torino, si apre al pubblico giovedì 27 ottobre alle ore 18:00.

Lo spazio è quello di Freedhome in via Milano 2/C, una vetrina in pieno centro che vuole avvicinare l’economia carceraria, spesso relegata in disparte, alla cittadinanza. Un’occasione per conoscere le numerose produzioni delle cooperative e delle associazioni che nelle carceri italiane “producono qualità” e “offrono nuove opportunità alle persone”. Un’esortazione personale ad ognuno di noi per dirci #entradentro a conoscere un mondo dove la formazione ed il lavoro possono essere l'occasione per i detenuti per costruire un ponte con il mondo che c’è fuori. Grazie alla commercializzazione di prodotti enogastronomici, oggetti di design, accessori e capi di abbigliamento che fanno dell’eccellenza il proprio “marchio di fabbrica”, tutti provenienti dalle attività svolte all'interno di istituti penitenziari. Non solo quelli realizzati nella Casa Circondariale di Torino, ma in tutta Italia. Dal Piemonte, con i grissini del “Laboratorio del gabbio” di Ivrea; il barbera che “Vale la pena” curato nel carcere di Alba; la “Banda biscotti” di Verbania e gli arredi di interior design di “Ferro e Fuoco”, pensati e realizzati all’interno del carcere di Fossano, ai torroni di Ragusa e Catania. Un viaggio da nord a sud per scoprire i cosmetici bio del carcere femminile di Venezia; le borse “Malefatte”, realizzate con banner PVC riciclati, prodotte nella Casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia; la birra di “Rebibbia”; il caffè di Pozzuoli; i taralli di Trani e tanto altro ancora!
Allora l’invito è quello di varcare la porta di via Milano, non solo giovedì, ma ogni giorno che vorremo fare un regalo a noi stessi o a chi ci è vicino, donando al contempo una possibilità a chi gli articoli commercializzati li ha fatti. La speranza "di un futuro possibile, perché il lavoro dà un senso al tempo. Ancor di più quando il tempo è speso dietro le sbarre. Un detenuto che lavora, sperimenta relazioni sane, impara, ricostruisce. Ma soprattutto, concretamente, quando esce ha meno probabilità di tornare a sbagliare” [pagina FB Freedhome].

Freedhome – creativi dentro è nato da un gruppo di imprese cooperative sociali italiane che lavorano all’interno di istituti di pena, portando dentro lavoro vero, valore, professionalità e portando fuori prodotti artigianali e alimentari di alta qualità.

[gb]

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