Mentre tutti i cittadini sperano che arrivi il prima possibile la pioggia per far abbassare i livelli di smog ed eliminare i blocchi del traffico, ci sono gli abitanti di una città nella città che invece sperano l’esatto contrario.
Questo periodo passerà, quando mi sveglio al mattino, mentre passeggio nel cortile, mentre studio, mentre faccio le banali cose della giornata, quando cerco di addormentarmi la sera, quando di notte mi sveglio, penso: questo periodo passerà.
Un libro, uno spettacolo teatrale, un film (o meglio un “docufilm”, come si usa dire): questo il frutto di un progetto molto interessante che è stato portato avanti per due anni nel carcere Dozza di Bologna: il progetto dal titolo “ diritti, doveri, solidarietà” aveva lo scopo principale di far conoscere ai detenuti di cultura islamica la Costituzione italiana, come mezzo per spiegare valori come l’ uguaglianza dei cittadini, la laicità dello Stato che spesso sono in contrasto con la più ortodossa interpretazione islamica. Un modo concreto per dialogare fra culture diverse, in un mondo, quello del carcere, che è ritenuto uno dei luoghi principali della radicalizzazione islamica in Italia.
È online il numero 3 della rivista, scaricabile gratuitamente al fondo di questa pagina. Di seguito l'editoriale di dicembre 2016!
Spesso nelle carceri, soprattutto in quest’ultimo anno si parla di misure alternative per i detenuti. L’articolo 27 della costituzione prevede che gli istituti penitenziari siano rieducativi e non punitivi. Cioè ogni detenuto deve essere inserito in attività lavorative o frequentare corsi scolastici, informatici, ecc.
Alla fine tutto è bene, ciò che finisce bene! Dopo una prolungata attesa, come un tormentone dalle quattro stagioni, è arrivato anche per G. il momento di lasciare il Polo Universitario, per approdare nel “limbo” dei semiliberi del carcere di Torino.