Lunedì, 20 Luglio 2015 10:16

TESTIMONIANZA: Il giorno della laurea

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Lunedi 13 luglio è stata una bellissima giornata, diciamo un Laurea party. Due ragazzi del Polo Universitario della Casa Circondariale di Torino, si sono laureati con dei bellissimi voti.

Oreste che ha lavorato su di una tesi sulla globalizzazione della lingua inglese. Un elaborato che tratta l’evoluzione storica della lingua inglese, analizzando lo sviluppo e l’attuale situazione della lingua, nonchè le prospettive per il futuro. Gianpiero che ha presentato una tesi sulla bi-genitorialità e l’affidamento condiviso dei figli quando le coppie si separano.
Durante la discussione era presente molta gente sia dall’interno sia dall’esterno, docenti universitari, il Direttore del carcere, il Comandante e gli educatori. Sono stati invitati anche i famigliari delle persone che hanno tenuto le tesi, ed erano presenti anche i colleghi della cooperativa di ETA BETA, che seguono le nostre attività e sviluppano i percorsi di inserimento lavorativo.
I nostri compagni dell’Università sono andati benissimo durante l’esposizione. E' stata un’emozione forte sentire i nostri compagni del polo universitario discutere la tesi, perché in questi due anni che mi trovo al polo, si sono laureate undici persone. L’anno scorso sono state otto persone dentro l’istituto della C.C. di Torino più altre due che erano in semi libertà. Quest’anno fin ora siamo a tre.
Al termine è stato preparato un buffet in onore dei laureati. Tutti abbiamo mangiato e parlato con tante persone. Una sorpresa è stata la partecipazione di una cantante, una signora che fa volontariato, che con la sua voce da angelo ha reso tutti più allegri.
E‘ stata una grande soddisfazione, perché questi neo laureati nelle circostanze in cui si trovano, sono da esempio a molte persone, sia all’interno che all’esterno del carcere. Perché attraverso loro è possibile, per noi, capire i nostri errori e aiutare la società ad essere migliore. Ma la cosa più bella è che tutti gli sforzi positivi compiuti, possono permetterci di pensare di avere una speranza di inserimento sociale nel futuro e guardare la vita con altri occhi.

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