Questa seconda ondata di epidemia ritrova nelle carceri vecchi problemi irrisolti: dal sovraffollamento all’impossibilità di osservare le regole minime d’igiene, aggravati dall’adattamento di alcune aree delle carceri a zone adibite all’accoglienza dei contagiati. I contagi da Covid-19 in carcere, infatti, stanno aumentando, prospettando una situazione sempre più critica.
La privazione delle semplici cose in carcere è un tema molto vasto e difficile da affrontare. Bisogna immaginarsi che quando si entra in carcere è come se una persona si spogliasse del tutto per immergersi in un altro mondo fatto di contenimento e regole che a volte possono essere incompressibili al primo impatto, ma a volte risultano utili per prevenire situazioni che possono essere pericolose.
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa dell’Ufficio Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, in merito alla conferma di Sonia Caronni a garante dei diritti delle persone private della libertà di Biella.
Adesso tutto è diverso per noi che, detenuti in regioni diverse da quelle in cui vivono i propri cari, avevano il piacere di incontrarli solo in rare occasioni. Oggi la distanza non rappresenta più quell’insormontabile minaccia che non ti permetteva di avere rapporti visivi con la propria famiglia.
Una presentazione particolare, come lo sono gli ultimi tempi dettati dai ritmi imposti dall’emergenza Coronavirus, e come lo è stata ancor di più la vita quotidiana negli Istituti di pena degli ultimi mesi in Italia.
Con la speranza che un’azione tempestiva per la riduzione significativa delle presenze delle persone detenute nelle carceri non venga ulteriormente rimandata a livello legislativo, segnaliamo il crowdfunding su Produzioni Dal Basso per sostenere le persone detenute presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, lanciato da LiberAzioni Festival e numerose altre realtà tra cui noi.